Fare volontariato in Brasile

14/04/2014

fare volontariato in brasile

Fare volontariato in Brasile. La testimonianza di Arcangela Previtali.

Grazie ai Missionari Cappuccini di Milano Arcangela, che lavora presso la nostra casa editrice, è stata in missione ad Agosto 2003 e Agosto 2005 nel centro di accoglienza Alto Do Pinho di Anil, nello stato del Maranhão che si trova a nord-est del Brasile. Scopri come fare volontariato nelle missioni.

Da diversi anni pensavo di fare un’esperienza in missione, ma la paura mi aveva sempre frenato. Temevo che quel tipo di realtà sconvolgesse troppo la tranquillità della mia vita. Poi, attraverso i Missionari Cappuccini di Milano mi sono accorta che le mie paure erano le stesse di tanti altri, ma loro le avevano superate e forse potevo provarci anch’io. E da qui mi sono decisa a sperimentarla di persona, certa del loro aiuto e di chi già aveva vissuto questa esperienza. Durante questo percorso ho conosciuto Fra Davide, Sabina, Simona, Elena, Michele. Siamo stati “assegnati” alla parrocchia di Anil, nella città di Sao Luis. Cosa avremmo potuto fare in Brasile, proprio non lo sapevo… In ogni caso ero pronta per la partenza. La prima novità è stata quella di non ritrovare la mia valigia all’aeroporto, ricordo di aver pensato subito: “Questa è una sfida, volevo andare in missione? Ok, per prima cosa devo imparare a non aver bisogno delle mie cose per una settimana”. Finalmente dopo un viaggio interminabile siamo arrivati ad Anil! Siamo stati accolti da Frei Pestana, Frei Pierantonio e Frei Joao e direi nei migliori dei modi, ci hanno subito messo a nostro agio. Trascorsi i primi due giorni per riprenderci dal viaggio, Frei Joao ci ha accompagnato ad Alto Do Pinho, un centro che accoglie circa 100 bambini, e qui abbiamo svolto la nostra “missione”. Insieme abbiamo imparato a conoscerci un po’, abbiamo giocato, riso, scherzato, pianto, lavorato, mangiato… e ballato! Tutti i giorni ricevevamo una semplicissima, ma graditissima quantità di “posta”; grande era la gioia di stare con loro, anche se non sono mancati i momenti per me di imbarazzo, di rabbia, di tristezza. Avrei voluto fare di più. A questo proposito vorrei ringraziare i frati che, in modi diversi, mi hanno aiutata molto a superare le difficoltà incontrate, oltre al sostegno dei miei “compagni di viaggio”. Vorrei ringraziare anche le “professore” Nati, Dennie, Conçeicao e Silvana, perché senza di loro non avremmo potuto svolgere al meglio il nostro servizio. L’ultimo giorno ci hanno regalato questa poesia, credo che riesca ad esprimere pienamente quanto abbiamo condiviso: è stata un’esperienza che mi ha dato molto e sto pensando di ripeterla ancora. (Arcangela Previtali)

Preghiera dell’amico

Signore, Ti ringrazio
per l’amico che mi hai dato.
È attraverso la sua presenza
che tu resti al mio fianco.
Guardando nei suoi occhi,
riscopro un senso profondo
che si nasconde nel Tuo sguardo particolare.
Lascia che mi abbandoni
nel suo contagioso sorriso,
e imparerò a sorridere.
Ascoltando le sue sincere confidenze
imparo ad ascoltare la Tua voce.
Ricevendo tante manifestazioni di affetto,
imparo ad amare coloro che convivono con me.
Condividendo la vita, la fede, gli errori,
le lacrime, e le gioie,
io Ti ammiro nel volto sereno del mio amico.
Ti ringrazio mio Dio,
perché Ti riveli
nei gesti così buoni,
in modo che io possa sperimentarTi sempre
nella persona amica che mi hai dato e che mi ama.
Fa che egli sia molto felice
e che Ti incontri sempre
nella trasparenza della nostra amicizia.
Amen.

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