Beato Zoltán Lajos Meszlényi
Un vescovo martire “senza nome”
Zoltán Lajos Meszlényi nacque a Hatvan (Ungheria) il 2 gennaio 1892. Decise, giovanissimo, di diventare sacerdote e per la sua grande intelligenza e il suo impegno nello studio ebbe una prestigiosa borsa di studio che lo portò a Roma dove fu alunno presso il Collegium Germanicum et Hungaricum e dove frequentò la Pontificia Università Gregoriana nel periodo 1909-1915. Fu ordinato sacerdote il 28 ottobre 1915 a Innsbruck (Austria). Le sue capacità, la sua cultura, il suo zelo e la sua fedeltà non passarono inosservate: infatti il 28 ottobre 1937, nella Cattedrale di Esztergom (Ungheria), fu ordinato Vescovo. Dopo i terribili anni della Seconda Guerra Mondiale, cominciò un altro periodo drammatico per l’Ungheria sotto il ferreo regime comunista che cominciò a perseguitare la Chiesa. Il 17 giugno 1950 Mons. Zoltán Lajos Meszlényi fu eletto Vicario capitolare: tale elezione, non gradita al regime, causò il suo arresto, dopo 12 giorni, e la sua deportazione nel campo di Kistarcsa, dove, probabilmente il 4 marzo 1951, morì martire a causa delle tribolazioni sofferte.
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