Il Vescovo Áron Márton
“L’integerrimo servo del Signore”
Se cerchiamo, nei territori di lingua ungherese, una figura che incarni nella propria vita l’affermazione della Chiesa che il “potere” non consiste nella forza ma piuttosto nella grandezza spirituale e morale, è difficile non pensare al Vescovo Áron Márton, cattolico romano della Transilvania. Egli riassumeva in sé un triplice stato di minoranza. Come ungherese in Romania, faceva parte di una minoranza etnica. In quanto cattolico, rappresentava una minoranza religiosa laddove la confessione di Stato era la Chiesa ortodossa. Come credente, rispecchiava una concezione del mondo minoritaria nel periodo comunista, in quanto difese sempre strenuamente l’autonomia della comunità ecclesiale a lui affidata, senza mai scendere a compromessi con il regime politico ateo.
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