LA MADONNA E CASEI
Santuario Madonna delle Grazie di Sant’Agostino in Casei Gerola Opera Don Orione
Il Santuario della Madonna delle Grazie di Sant’Agostino sorge a Casei Gerola. Sul luogo in origine vi era un tempio pagano diventato una piccola chiesa dedicata alla Vergine Maria. Intorno al 723 vi sostò, per una notte, il corpo di Sant’Agostino, recuperato dal re longobardo Liutprando, destinato alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro a Pavia. Nobilitata da quel passaggio, la chiesetta fu ricostruita grandiosa e dedicata anche al Santo Vescovo di Ippona. Nel corso dei secoli la chiesa andò distrutta, finché fu fatta ricostruire nel 1612 da Antonio Schiafinati, che vi fece dipingere l’affresco della Madonna delle Grazie, oggi situato sull’Altar Maggiore. La costruzione della chiesa, diventato un vero e proprio santuario, terminò nel 1641. Si intensificarono i pellegrinaggi, anche per le notizie di numerosi miracoli ivi avvenuti. Nel XIX secolo la chiesa, per gli accadimenti storico-politici, andò in rovina, tanto da essere chiusa dal Vescovo nel 1894. Divenuta proprietà di privati, nel 1932 fu acquisita da Don Orione che, quando era appena tredicenne, passando nelle sue vicinanze e vedendone lo stato di abbandono, aveva fatto voto di rimetterla in sesto se fosse diventato sacerdote. La chiesa fu restaurata e abbellita dalla sua Congregazione e fu solennemente riaperta e restituita al culto l’8 settembre 1944. L’interno dell’edificio – a pianta a croce latina – è molto armonico: vi domina il classicismo rinascimentale, arricchito già dall’illusiva rappresentazione barocca dello spazio. Vi sono conservate numerose opere artistiche di gran pregio.
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