di Andrea Gilardoni, Marco Canali
Giuseppe Rossi nasce a Varallo Pombia (NO) il 3 novembre 1912 da una famiglia povera ma ricca di fede. Studia nel Seminario prima di Arona e poi di Novara e viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1937 a 25 anni. All’Ordinazione sceglie una frase di San Paolo come motto del suo ministero sacerdotale, che si rivelerà profetica: “Darò quanto ho, anzi darò tutto me stesso per le anime vostre”. Nel 1938 viene nominato parroco di Castiglione Ossola (VB). Il 10 giugno 1940, l’Italia entra in guerra; negli anni che seguono don Giuseppe fa quello che riesce per gli angosciati fedeli della sua parrocchia. Diventa il garante della popolazione davanti a tutti i contendenti. In un feroce rastrellamento da parte dei fascisti, il 26 febbraio 1945 viene preso anche lui. Alcuni giorni dopo Don Giuseppe viene trovato sepolto in una fossa che era stato costretto a scavare con le proprie mani: era stato massacrato ignobilmente. Conosceva, don Giuseppe, il destino cui andava incontro. Eppure scelse di abbracciarlo appieno, senza fuggire, senza derogare dai compiti di guida per la sua comunità. La sua è la storia di un sacrificio voluto e ponderato… Un sacrificio che ancora oggi è una grandissima testimonianza di amore verso i propri fratelli e di servizio al Vangelo.
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