San Demetrio
il megalomartire
Demetrio, secondo la tradizione più accreditata, è originario di Tessalonica (odierna Salonicco – Grecia): appartiene ad un’importante famiglia senatoria della città e riveste un alto grado militare. Ha cominciato la carriera come scrivano nell’esercito per poi essere proconsole dell’Ellade ed infine console. Convinto cristiano, non si lascia abbagliare dagli onori ma si impegna costantemente nell’evangelizzazione dei pagani con la parola e l’esempio. Gli editti contro i cristiani di Diocleziano e Galerio (303-304) non lo intimoriscono ed egli continua coraggiosamente a predicare la dottrina cristiana. Per la sua fede viene, però, arrestato, imprigionato e, infine, condannato a morte: Demetrio dà suprema testimonianza di amore e fedeltà a Gesù Cristo con il suo sangue, il 26 ottobre di un anno tra il 304 e il 308. Nel Medioevo, le ossa del martire Demetrio giunsero in Italia, nell’abbazia benedettina di San Lorenzo in Campo (PU), dove furono custodite fino al 1978, quando l’insigne reliquia della testa fu restituita alla Basilica di Salonicco; nella primavera del 1980, altre ossa furono restituite, tranne i femori, che possono essere ancora onorati nella cripta della chiesa abbaziale a San Lorenzo in Campo.
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