Sant’Egidio Abate
Egidio nasce ad Atene, ma non si conosce la data precisa di nascita, né il nome di famiglia, né la condizione sociale. Si sa tuttavia che riceve un’educazione cristiana. Ritroviamo Egidio, da adulto, nella zona delle città di Nimes e di Arles; alla ricerca della vera pace spirituale, egli si ritira in una grotta nella foresta di Nimes per vivere una religiosità evangelica di tipo eremitico: preghiera e meditazione, estrema povertà, digiuno e penitenza. La sua presenza però non rimane nascosta a lungo: curiosi e devoti cominciano a frequentarlo e piano piano vari giovani si avvicinano per condividere il suo stile di vita. Lo stesso re visigoto Wamba lo visita e gli propone di fondare un monastero per facilitare ad essi la vita consacrata in un ambiente adatto. Egidio si prepara così a diventare sacerdote e a guidare una nuova comunità, sotto la Regola benedettina. I monaci, con la paterna guida del venerato abate Egidio, vivono tranquillamente per una trentina d’anni. Di fronte all’avanzata inesorabile degli arabi dalla Spagna, anche Egidio e i suoi compagni devono fuggire e si rifugiano presso il re dei Franchi Carlo Martello. Dopo la liberazione del territorio da parte del re franco, la comunità può tornare all’abbazia di Nimes. Egidio rimette l’anima a Dio il 1° settembre di un anno imprecisato del quinto decennio del sec. VIII.
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