Scrivere un libro su Papa Francesco è stato un po’ come entrare in dialogo vivo con lui, come quando dopo tanti anni incontri un amico che è stato lontano e che desideravi e aspettavi di rivedere: ti aggiorna della sua vita, delle novità e dei ricordi passati, delle sue sofferenze e dei suoi successi, delle sue scoperte e delle sue inquietudini. E ti accorgi che malgrado le vostre vite abbiamo percorso strade assolutamente differenti, sembra che il tempo non sia mai passato e che l’amicizia e la confidenza siano addirittura cresciute, maturate… E sei felice di averlo ritrovato, perché avevi veramente bisogno di una persona speciale così…
Con Papa Francesco ho vissuto proprio questa esperienza: virtuale o reale non importa, perché Papa Francesco l’ho sentito subito concretamente vicino, in sintonia con i miei ideali, con la mia visione di Chiesa povera, umile, fraterna, responsabilizzata a testimoniare Cristo con efficace verità, chiamata a lottare per la giustizia e per la pace.
Non nascondo che mi piacerebbe parlargli a quattr’occhi, raccontargli della mia storia, esternargli le mie gioie, le mie perplessità, le mie speranze… Un po’ come velatamente ho provato a fare nel piccolo volumetto a lui dedicato…
E intanto continuo ad ascoltarlo e a sognare un mondo nuovo!
– Innocente Feliciano –
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Papa Francesco è un papà che esorta i figli a guardare all’essenziale; parla con il cuore, ti abbraccia col sorriso. Ti senti voluto bene da lui per quello che sei. Egli mette in primo piano il Vangelo, parlando di povertà, di amore agli ultimi.
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