L’uomo nuovo
Antropologia dell’uomo redento
L’uomo non ha mai smesso di interrogarsi su sé stesso, e soprattutto non ha mai smesso di aspirare a migliorare la propria esistenza sotto tutti gli aspetti. Spera di poter aumentare gli anni da vivere su questa terra, di potere godere di una più sicura salute, di essere più efficiente, di usufruire di maggiore tempo libero, di circondarsi di strumenti sempre più sofisticati per aumentare gli agi della vita. Su questi fronti si schierano i maggiori sforzi della scienza, intesa come tecnica volta a manipolare la natura per dominarla. Così abbiamo varie proposte: ingegneria genetica, digitalizzazione e interazione con strumenti elettronici e informatici, trasferimento del lavoro sui robots. Dal punto di vista sociale e collettivo, le speranze si poggiano sulla politica, l’organizzazione sociale, l’economia, l’aggregazione. In tutti questi tentativi c’è qualcosa di buono e ci sono anche pericoli enormi. In ogni caso nessuno risponde alle domande esistenziali e soprattutto nessuno può dare un senso alla vita dell’uomo. Esiste una proposta che crediamo sia l’unica ad aprire un varco meno angusto e più significativo, non trasferisce negli altri le proprie responsabilità, non pretende di cambiare le strutture ma la coscienza dell’uomo prima di tutto. Questa proposta si rifà a una visione antropologica dell’uomo che cambia tutte le prospettive correnti, è fondata su una notizia unica e sconvolgente, impegna l’uomo in una risposta personale e comunitaria, ma ha una garanzia inattaccabile e degna di fiducia. L’uomo del futuro, l’uomo nuovo, nel senso di uomo ultimo raggiungibile è già presente, ma sconosciuto. Si può sperimentare con certezza solo su sé stessi. Ma bisogna lasciare ogni pregiudizio e partire dall’accoglienza di quella notizia unica e sconvolgente (rispetto alle nostre vedute), perché su di essa si fonda una visione totale e definitiva di noi stessi, una aspettativa capace di orientare tutta l’esistenza, una trasformazione profonda del nostro essere, una capacità e una energia altrimenti impossibile all’uomo e un’azione efficace per la costruzione di una umanità nuova.
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