Colleoni e Carlo il Temerario
Con la conferenza di Karl Bittmann “Carlo il Temerario e Colleoni” dell’anno 1957
Werner Paravicini, docente di storia medievale e moderna all’Università di Kiel (Germania) e già Direttore dell’Istituto Storico Tedesco a Parigi, affronta nel libro (edito in tedesco nel 2014 e ora tradotto in italiano) il tema dei rapporti intercorsi tra il Duca di Borgogna Carlo il Temerario e il Condottiero delle forze di terra della Repubblica di Venezia Bartolomeo Colleoni, negli anni tra il 1473 e il 1477. Rapporti sollecitati e temuti, addirittura sottoscritti da entrambe le parti, ma mai pervenuti ad altro risultato che a quello di mettere in allarme Italia, Francia, l’Impero e, soprattutto, Venezia, che teneva fermamente aggiogato al proprio servizio il Condottiero – perché stesse tranquillo, non perché muovesse guerra ad alcuno. Sullo sfondo di innumerevoli dispacci di inviati fedeli, infedeli, di spie e millantatori, si stagliano le due tragiche figure di Carlo e del Colleoni, entrambi morsi dall’ambizione di accrescere il proprio potere e rango (l’uno mirava al trono di Francia, l’altro al Ducato di Milano) e dal desiderio di lasciare perenne memoria di sé, e frustrati entrambi, sul piano privato, dalla mancanza di eredi maschi, su quello pubblico dalla astuta e ferrea politica di Francia e di Venezia. Il Luogo Pio della Pietà – Istituto Bartolomeo Colleoni, fondato dal Condottiero ancora in vita, e tuttora attivo e vitale, ha voluto rendere accessibile al pubblico italiano e bergamasco questa straordinaria pagina europea della storia del proprio fondatore: pagina scritta dalla sua stessa fama di Uomo d’armi più che dalla sua azione sul campo.
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